ymani
Ymani – il virus che non cambiò il mondo.
di Tatiana Fomina
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Oppure in libreria:  La Feltrinelli IBS, Libreria Universitaria, Libraccio

La creazione di un virus in laboratorio, frutto della follia di uno scienziato deluso dal fallimento del suo matrimonio, ha cambiato totalmente il destino dell’umanità. A ottant’anni dalla catastrofe un giovane ragazzo, Zac, in compagnia della sua amica Tati, intraprende un viaggio attraverso l’Europa per raggiungere Mosca, la città da dove tutto è iniziato. Il loro obiettivo è scoprire la verità su quanto è successo, cosa ha cambiato così radicalmente la società e se sia ancora possibile intervenire.

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Recensioni

Claudia Crapa, Leggere:tutti
Il mondo può essere cambiato? E in che modo potremmo immaginarci di cambiare il mondo e tutta l’umanità? Tatiana Fomina nel suo primo romanzo “Ymani. Il virus che non cambiò il mondo” se lo figura così: un ricercatore genetista russo di nome Peter Zubov, nel disperato tentativo di cambiare l’umanità, si abbandona alla folle idea di creare in laboratorio un virus che uccide i portatori del gene rs4950, chiamato anche gene Alfa, presente in molti uomini di potere e dunque individuato dal genetista come il fautore del declino umano, e si conclude, quasi a chiudere un cerchio allo stesso modo: dopo 80 anni dal tentativo di Zubov di cambiare l’umanità, due ricercatori svizzeri, Marta e Cris si ritrovano a dialogare sulle possibile cause del declino umano e concludono abbandonandosi anch’essi all’idea folle che eliminando le persone, stavolta portatori del gene dell’ostilità, il mondo possa essere salvato.